Per gli studenti città invisibili e giardini di plastica. Dal Calvino con Di Palma alla favola di Turandot

di Anita Curci
 Proseguono le rassegne sul teatro scuola e dedicate ai ragazzi e volte all’arricchimento dei programmi didattici. La rete dell’immaginario continua al Nuovo di Napoli con Suoni dalle città fantasma, rielaborazione di Claudio Di Palma del testo di Italo Calvino Le città invisibili, il 10 e l’11 dicembre. Un viaggio di parole e musica per comprendere la funzione delle città nel mondo contemporaneo. “Qui racconti di città improbabili si inseguono a tracciare topografie di ipotetici “altrove”. Sono città sottili, nascoste, continue, invisibili, ma che lasciano tracce”, spiega Di Palma. Pensato come un racconto-concerto per sax, voce recitante e suoni lontani, lo spettacolo vede in scena Claudio Di Palma e Valerio Virzo. Da una produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro Il 10 e l’11 dicembre sono anche le date dell’Augusteo di Salerno che la rassegna Primi Applausi dedica allo spettacolo Giardini di Plastica, allestimento che lascia libera la fantasia e proietta lo spettatore verso mondi magici fatti di colori, luci e suoni, dove i tre attori in scena si divertono a trasformare la plastica, giocando con oggetti semplici di ogni giorno. E lanciando la sfida di riconoscerli. Sempre a Salerno ma al Teatro Verdi il 19 e 20 gennaio ci sarà il primo appuntamento con “Teatro All’Opera”, Nessun Dorma, la favola della principessa Turandot da Puccini. Storia ambientata in una Cina fantastica di mille e mille anni fa, scenicamente evocata dal racconto di un singolare personaggio, uno di quelli che nella rappresentazione originale non ha proprio voce ma che si trova al centro dell’azione: Pu Tin Pao, il boia. Un boia che taglia teste, ma che segretamente sogna storie d’amore a lieto fine. Il 21 e il 22 gennaio secondo appuntamento con “Teatro All’Opera”, La Gazza Ladra, un pennuto che ama rubare oggetti luccicanti, ma anche altre cose preziose, come storie e musiche che brillano come gioielli. Si tratta proprio dei gioielli rubati a Rossini, volando sulle sue opere. Tutto parte da una ideazione di Fabrizio Bartolucci (regista) e Sandro Fabiani (in scena con Massimo Pagnoni), prodotti da Teatro Linguaggi e Teatro del Canguro. “Volevamo unire la tradizione col teatro per ragazzi, riattraversando il grande patrimonio del melodramma musicale italiano secondo un linguaggio idoneo ai giovanissimi”, racconta Bartolucci, impegnato in questa iniziativa da oltre dieci anni. “Nel momento in cui decidiamo quale opera mettere in scena – interviene Sandro Fabiani - scegliamo dei motivi che si riallacciano alla musica che sentono oggi i ragazzi. Qualcosa che gli faccia capire da dove viene la melodia che loro ascoltano. E da lì cerchiamo di concentrarci su un personaggio anche minore di un’opera, come nel caso di Nessun Dorma, in cui abbiamo scelto di raccontare la storia attraverso il punto di vista del boia, che nel libretto originale non canta e non interagisce. In questo modo personalizziamo il tessuto narrativo e ci avviciniamo all’immaginario dei giovani”.
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