Slava’s Snowshow: Polunin, l’alterego Asisyai e l’arte di commuovere e far ridere

di Roberta D'Agostino

Slava’s Snowshow è uno degli spettacoli più magici di tutti i tempi: lirico, poetico, divertente, tenero, fantasioso nato dal geniale Slava Polunin, considerato “il miglior clown del mondo”; il lavoro farà tappa al teatro Augusteo di Salerno dal 13 al 15 aprile ed è un’occasione imperdibile per scoprire l’essenza stessa del fare spettacolo. Nato nel 1993, lo show è stato replicato 6000 volte e visto da circa 4 milioni di spettatori nel mondo. “Un giorno ho capito – spiega Slava – che volevo creare uno spettacolo che ci potesse riportare ai nostri sogni di bambini, che potesse aiutare le persone adulte che venivano a teatro per tornare alla loro fanciullezza. Volevo andare a fondo della tragicommedia, per capire come fondere il dramma con la risata, per misurare come un personaggio mite e indeciso può mostrarsi al pubblico di oggi abituato ad un caleidoscopio di eventi, colori, suoni, ‘spazi­tempi’. Desideravo che il mio personaggio fosse epico e lirico, tenero e travolgente, sveglio e naif. Ho iniziato a rallentare il ritmo, a dare significato ai gesti minimi. Divenni un appassionato dei ‘gesti non­finiti’, interrotti, congelati come da un improvviso pensiero. Il mio gentile e commovente Asisyai è cresciuto con me, diventando pensieroso ed esitante. Questo show è come un figlio per me, sa dare gioia e tristezza, sa far ridere o commuovere fino alle lacrime”. Slava Polunin non ha lasciato mai nulla al caso nella sua vita e nella carriera. L’eccentrica pantomima gli è valsa popolarità e ancora di più Asisyai, il suo clown più famoso: una figura commovente e ironica in tuta gialla da lavoro e un paio di pantofole rosse e soffici. Questo personaggio meditabondo, gentile, è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin. Il teatro di Slava è ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, in un continuo mutamento nutrito dall’improvvisazione, nel rispetto della tradizione, che si inserisce nel solco dell’eclettismo contemporaneo, al confine tra vita e arte. È un teatro che sfugge a qualsiasi categoria, all’interpretazione unica delle sue azioni e a qualsiasi tentativo di limitare la propria libertà. Tutti i migliori critici si sono espressi a favore di Polunin, definendo il suo lavoro un “classico del XX secolo”. I tantissimi premi ricevuti in tutto il mondo – tra i quali il Drama Desk Award per Unique Theatrical Experience – non fermano l’estro creativo dell’artista russo,  che si alimenta delle emozioni provate dagli spettatori e si perfeziona con il loro stupore. Slava’s Snowshow è diretto da Viktor Kramer, oltre che da Slava Polunin; in Italia è una produzione di Ater – Associazione Teatrale Emilia Romagna.


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