Per la regia di Grossi le magie del video mapping

di Federica de Cesare
“L’unione tra Leo Gullotta e me, come regista, dura dal 2004 con L’uomo, la bestia e la virtù prodotto dal Teatro Eliseo e da allora, riscontrando grande successo di pubblico e di critica, siamo andati avanti insieme. Nell’ottica di offrire visioni diverse allo spettatore, quest’anno abbiamo deciso di allestire un classico del teatro inglese che al momento sta riscuotendo grande favore in Europa”, spiega Fabio Grossi, regista di Spirito Allegro.
Una commedia scritta negli anni ‘40, un periodo difficile. 
“Quando parlo di questo spettacolo mi piace molto focalizzare l’attenzione proprio sul periodo in cui è stato appunto concepito.  Rappresentato nel ‘41, durante la seconda guerra mondiale, di guerra non parla mai. Parla invece di morte e in modo brillante, anche comico. Per questo motivo la critica lo attaccò ferocemente, ma il pubblico ne decretò il successo, tanto che Spirito Allegro collezionò 1997 repliche a Londra, un vero e proprio must, battuto come permanenza in Inghilterra solo dal successivo Boeing Boeing”.
In che modo ha riadattato l’opera al pubblico odierno?
“Per quanto riguarda l’offerta del testo si è cercato di rendere la struttura più agile per permettere in due ore di usufruire di uno spettacolo che nella sua interezza ne sarebbe durate tre. Lo spettacolo si articolerà infatti solo in due atti, ma nulla è stato tolto al racconto originale”.
 Come verrà riportato in scena il fattore soprannaturale?
"Maggior spazio sarà dato alla scenografia o agli attori? “Contemporaneamente a tutti e due. La parte attoriale ha il suo peso indiscusso, tuttavia, riportando in scena questo spettacolo nel 2015 ho pensato di usufruire delle grandi possibilità che oggi il digitale mette a disposizione. Tutta la parte soprannaturale sarà infatti raccontata attraverso l’utilizzo del Video Mapping. Ovviamente con le parole non è facile spiegare ciò che lo spettatore avrà davanti, ma credo che quest’alone di mistero sia necessario affinché il pubblico apprezzi il lavoro”.
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