Musica, danza e parola per penetrare nel mondo della Gerini.Uno show colorato di personaggi femminili, da Marlene Dietrich a Frida Khalo

di Guerino Caccavale
 Storie di Claudia uno spettacolo teatrale dai risvolti originali che riserva più di una sorpresa al pubblico, scritto da Claudia Gerini, Giampiero Solari, anche regista, Paola Galassi, Micaela Andreozzi, e in scena al Teatro Gesualdo di Avellino dal 23 al 24 gennaio, al Verdi di Salerno dal 28 al 31 gennaio per poi approdare al Diana di Napoli dal 24 febbraio. Musiche di Leonardo De Amicis, Davide Pistoni, video Giuseppe Ragazzini, scene Patrizia Bocconi, coreografie Roberta Mastromichele, luci Gigi Saccomandi. Da una produzione di Enfi Teatro. “E’ un allestimento anomalo”, spiega Claudia Gerini che sarà anche in scena, “non è prosa, non è recital, ma un sequel colorato di personaggi che interpreto”. 
Di che storie parla? 
“Alcune di esse sono ispirate alla mia vita e le racconto come in uno show. Voglio che il pubblico si emozioni e sorrida, in modo da costruire una sorta di roller coaster emotivo tra una risata e momenti più profondi e riflessivi”. 
Cosa le piace di più dell’allestimento?
“L’insieme di suggestioni cinematografiche che vi sono contenute. Il cinema mi appartiene ma ho deciso di tornare a fare teatro per raccontare me stessa in tutte le mie componenti, che sono la danza, la musica ma soprattutto l’autoironia nell’affrontare la vita”. 
Sul palco evoca grandi personaggi femminili, da Marlene Dietrich e Frida Khalo a Carmen Miranda e Monica Vitti. 
“Li porto in scena senza imitarli ma con l’intenzione di fare degli omaggi a donne di spettacolo del passato che hanno rappresentato tanto. Sono venute fuori man mano che scrivevamo il testo”. 
Cosa vedrà il pubblico sul palco?
“Un’attrice che si trasforma di continuo tra musica, canti e particolari danze frutto di proiezioni artistiche di disegni d’animazione di un corpo di ballo in movimento”. 
Predilige il respiro del palcoscenico teatrale, il ciak cinematografico o la scena televisiva? “Adoro recitare e non potrei stare senza cinema. Spesso mi chiedono se prediligo la commedia, la tragedia o i film d’autore: in realtà io non preferisco nulla, è il progetto artistico che sceglie me. Il set è la mia casa, allo stesso tempo mi piace continuare col teatro che mi dà tutt’altre emozioni, è un viaggio che si fa col pubblico. Ogni spettacolo ha atmosfere diverse”.
 Ha interpretato vari ruoli di donna. Quale si avvicina alla vera Claudia? 
“Un tempo avrei detto di essere pazza di Iris Blond, ma ero piccola e sono trascorsi tanti anni. Ora sono una donna diversa, cresciuta. Se penso al personaggio di un film, tipo Jessica di Viaggi di Nozze, Gilda di Amiche da Morire, o a tutti gli altri che ho impersonato posso dire che non ce n’è uno in particolare che s’incarna in me. Le donne interpretate nei miei 53 film hanno qualcosa che mi appartiene, ma nessuna è veramente Claudia”. 
Il teatro è stata la rampa di lancio per la sua carriera cinematografica…
 “Anno 1995, ero al Teatro Colosseo con Angelo e Beatrice, e mi dissero che Carlo Verdone era in platea. Dopo lo spettacolo venne in camerino per dirmi che stava preparando un film e 
desiderava vedermi in provino per un ruolo da coatta. E’ stato tutto casuale. Il teatro mi ha portato il cinema”.
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