Gli orrori di guerra e una nave fantasma nella Napoli del 44

Di Andrea Fiorillo

Debutto assoluto al Teatro Sanità di Napoli, per Le Angeliche Conversazioni, di Antonio Maiorino Marrazzo, in scena dal 18 al 20 marzo, con Riccardo Ciccarelli, e la regia di Mario Gelardi.
Prodotto dal Teatro Sanità, e tratto dal racconto Via Sepulcralis di Antonio Maiorino Marrazzo, vincitore del Premio Sterminator Vesuvio nel 2001, è un diario di bordo di un vascello fantasma del 1944, anno dell’ultima eruzione del Vesuvio.
Gli eventi di questo pellegrinaggio si dipanano su un piano temporale solo apparentemente reale ma che nei fatti azzerano il tempo in un intreccio che respinge la dinamica del divenire.
L’amore, la passione, gli stravolgimenti naturali e gli orrori della guerra sono essi stessi personaggi indissolubilmente legati da un’energia che nega l’evoluzione e si cristallizza in vigilia, periodo di insonnia volontaria, liturgia nel nome del popolo e anche contro il popolo. “Una scrittura che è poesia, - afferma il regista – linguaggio da me fino ad oggi poco sperimentato, che mi ha spinto alla messinscena. Volevo realizzare un lavoro fatto di parole e di immagini, nel quale ritrovare la vita, ma sotto una forma diversa, poetica appunto. E dove c’è poesia, c’è l’essenziale, c’è sempre ciò di cui abbiamo bisogno, in tutte le epoche, come l’impossibilità di vivere liberamente l’amore”.
Le angeliche conversazioni è una pièce teatrale che indaga gli orrori dell’intelligenza e l’annichilimento della ragione, in un momento storico come il nostro dove tutto sembra essere fruibile, anche l’orrore.

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