Teatro danza: sognando con i Musicisti del Silenzio

Di Rita Felerico
Mummenschanz, I Musicisti del Silenzio, sono in scena il 7 e l’8 gennaio al Gesualdo di Avellino, all’interno della rassegna ‘Grande Teatro’, uno dei quattro cartelloni tematici che il Comunale ha programmato per il 2016/17, seguendo i filoni della prosa, della danza, della musica e della comicità.
Fondata a Parigi nel 1972 da Bernie Schürch e Andres Bossard, in collaborazione con Floriana Frassetto, la compagnia svizzera di teatro/danza Mummenschanz ha un preciso progetto: dare spessore e significato alla capacità espressiva del linguaggio mimico dei corpi e degli oggetti, visti e usati come maschere, in un susseguirsi di sketches stupefacenti. Né musica né parole per uno spettacolo in cui dal buio nascono dimensioni fisiche e di pensiero, lasciando spazio alla fantasia e all’immaginazione. La mascarade è un vorticoso sovrapporsi di situazioni possibili, capaci di condurre in una dimensione illusoria ma parallela alla realtà. Luci, personaggi onirici, tubi danzanti, occhi telescopici, esseri alieni, animali fra il reale e il fantastico scatenano la creatività del pubblico, che si identifica in storie e racconti. Corpo e mente si modellano nell’intrecciarsi delle forme e degli oggetti, morbidi e malleabili, colorati ; danzano, si uniscono e disuniscono creando figure di poesia e magia. Il corpo diviene oggetto, l’oggetto si trasforma in corpo vivente, in un gioco di metamorfosi che non ha bisogno di strutture; non c’è scenografia nel mitico spettacolo del silenzio, ma la bellezza di anni di sperimentazione e di ricerca.

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