Un San Carlo per tutti

di Paola de Ciuceis

E' affidata alla tragedia scespiriana del Moro di Venezia, l'apertura della stagione lirica del Teatro di San Carlo che inaugura con l'Otello di Gioacchino Rossini. Una nuova produzione del massimo partenopeo in occasione del bicentenario della prima rappresentazione - dicembre 1816, al Teatro del Fondo - del dramma per musica in tre atti composto da Rossini quando era "direttore della musica" dei Reali Teatri San Carlo e Fondo. Su libretto di Francesco Berio di Salsa, l'opera va in scena (il 30 novembre, dall'1 al 4 dicembre e il 6 dicembre) con un cast d'eccezione che vede Gabriele Ferro sul podio e il cineasta israeliano Amos Gitai alla regia (la sua prima opera lirica) con i premi Oscar Dante Ferretti impegnato per le scene e Gabriella Pescucci per i costumi; in scena il tenore americano John Osborn nel ruolo del titolo e la soprano georgiana Nino Machaidze in quello di Desdemona rispettivamente in alternanza con Sergey Romanovsky e Carmen Romeu.
Al via, così, l'intensa proposta artistica del san Carlo che dalla sinfonica, all'opera alla danza, spazia tra le diverse forme espressive con un cartellone che prosegue, in dicembre  (16, 17, 18, 20 e il 21), con la Bohéme: l'opera in quattro quadri di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica - dal romanzo di Henry Murger Scènes de la vie de bohème che tratteggia la vita spensierata ma non senza difficoltà di un gruppo di artisti nella Parigi del 1830 - nel già applaudito allestimento per la regia di Francesco Saponaro con scene e costumi di Lino Fiorito e Valerio Galli alla guida dell'orchestra.
A cavallo delle festività natalizie, secondo tradizione, è il tempo di danza e il titolo in cartellone quest'anno vede Anbeta Toromani e Alessandro Macario impegnati, nelle vesti della principessa e del principe di zucchero ne Lo Schiaccianoci il balletto su musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij (29 e 30 dicembre) per la coreografia del francese Marius Petipa in un allestimento che impegna l'orchestra, guidata dal direttore David Coleman, il corpo di ballo e il coro di voci bianche del Teatro di San Carlo con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo del teatro in azione tra le scene di Nicola Rubertelli con i costumi di Giusi Giustino.A inizio dell'anno nuovo, poi, in gennaio, si riparte con rigoletto, il melodramma i tre atti di Giuseppe Verdi dal dramma di Victor Hugo Le roi s'amuse su libretto di Francesco Maria Piave. Nove date (18, 22, 24, 25, 26, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio), dirette alternativamente da Nello Santi e Jordi Bernàcer per la produzione del Teatro Comunale di Bologna e la regia di Giancarlo Cobelli nel quinto anniversario della scomparsa. Sul versante concerti tre appuntamenti da non perdere. Il recital e musica da camera (sabato 10 dicembre) con John Osborn che, messo da parte l'abito di Otello presenta, con il soprano Lynette Tapia e Beatrice Benzi al pianoforte, un programma con brani da L'elisir d'amore e la Lucia di lammermoor di Gaetano Donizetti, La sonnambula di Vincenzo Bellini, La Bohème di Giacomo Puccini, Romeo et Juliet di Charles Gounod. Gli altri due, in gennaio: uno con Daniel Oren (7, 8 gennaio) alla guida dell'orchestra sancarliana per un programma con musiche di Ravel (Bolero), Modest Petrovic Musorgskij e Maurice Ravel (Quadri di un'esposizione per orchestra), Aleksandr Borodin (Danze Polovesiane dal "Principe Igor" per coro e orchestra); l'altro con Fabio Luisi sul podio e lo spagnolo Joaqìn Achùcarro al pianoforte (20, 21 gennaio) che eseguiranno il Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Ravel e la Sinfonia n.7 in la maggiore, op. 92 di Ludwig van Beethoven.

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