Else e Lenòr, donne forti da due mondi lontani

La Antonino al Nuovo fa vivere l’eroina di Schnitzler e la Pimentel Fonseca

di Roberta d'Agostino

Arthur Schnitzler è stato uno dei drammaturghi più interessanti della storia, un uomo capace di elaborare un linguaggio potente; non è facile portare in scena una delle sue opere, ma il regista Carlo Bruni lo conosce molto bene anche grazie alla sua amicizia con Giuseppe Farese che è il più grande conoscitore del genio austriaco di cui ha tradotto tutte le opere. Bruni ha rivisitato con l'attrice Nunzia Antonino che ne è la protagonista, uno dei testi più noti di Schnitzler La signorina Else (1924) creando Else, in scena al Teatro Nuovo di Napoli l'11 e 13 marzo. Nel testo si racconta della diciannovenne Else che mentre sta trascorrendo una vacanza riceve la richiesta di salvare il padre avvocato dall'imminente bancarotta. E' la madre stessa, in una lettera dai toni disperati, a chiederle di vendersi per trovare il denaro necessario. Else sceglierà di avvelenarsi con il veronal.
"Parliamo - afferma Bruni - di un lavoro forte da noi reso più breve ma che nulla ha perso della potenza del linguaggio originale. Nonostante le reticenze iniziali legate alla giovane età della protagonista siamo felici del lavoro perché, anche semplicemente durante un reading, abbiamo notato il rapimento del pubblico. Durante il nostro percorso abbiamo capito che stiamo raccontando la storia di una donna che stata portata verso una scelta terribile. Il mio modo di fare teatro è molto diretto in esso lo spettatore deve essere rapito dal sentimento, deve avere la sensazione di trovarsi dentro qualcosa che lo riguarda e credo che tutto questo succeda in Else anche grazie a Nunzia Antonino che restituisce una Else curiosa, ironica, onesta e pungente nei suoi giudizi, vanitosa ed esibizionista, ma anche incredibilmente sola. Nunzia Antonino al Nuovo è anche impegnata nelle matinée destinate alle scuole con Lenòr in scena l'8-9-10 marzo. Un lavoro implosivo, una specie di viaggio riepilogativo sulla vita di Eleonora Pimentel Fonseca. Qui la protagonista si immedesima profondamente nello splendido personaggio femminile offrendo un'interpretazione così coinvolgente che rapisce, da cinque stagioni, il difficile pubblico dei ragazzi: una platea rumorosa e festante trasformata in un pubblico attento e coinvolto. Merito della scrittura curata da Enza Piccolo, da Carlo Bruni, che ne cura anche la regia, e dalla stessa Antonino.

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