Storie di mamme che ammazzano i figli. È il rosario nero di Santa Medea

Al Centro Teatro Spazio un testo della Matassa

di Emma Di Lorenzo


Il Centro Teatro Spazio, storica sala fondata da Massimo Troisi nel 1972 e che, ormai da 30 anni, resiste sotto la guida di Vincenzo Borrelli, direttore artistico, e di suo padre Ernesto, dal 5 al 7 maggio vede in scena Nel primo mistero di Santa Medea, spettacolo scritto dalla giornalista Angela Matassa, diretto dallo stesso Borrelli, e prodotto dall’Associazione Teatrale UNO SPAZIO PER IL TEATRO. Continua così la collaborazione tra il regista e l’autrice-giornalista, cominciata nel gennaio 2016 con Festa di compleanno, rappresentato proprio nella sala di San Giorgio a Cremano.
Nel primo mistero di Santa Medea racconta storie di madri, in modo inconsueto. Si tratta di racconti di assassine che si susseguono implacabili, come lo snocciolarsi dei misteri di un rosario nero. Si dà voce alle terribili vicende di donne che, per diversi motivi, hanno ammazzato i figli. Lo spettacolo non vuole dare un messaggio, né esprimere giudizi, ma essere testimonianza di una cruda realtà, trasfigurata attraverso il linguaggio scenico. Solo storie che possano suscitare emozione e commozione, in un dramma in cui canti e musica accompagnano gli interpreti in una dolorosa teoria di misteri, pensando alla più grande madre assassina: Medea.


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