Tra Sastri e la Morea Carlo Faiello canta la Passione

di Andrea Del Gaudio

“Ѐ tutto il percorso del Planctus Mariae attraverso gli occhi del popolo” così Carlo Faiello, musicista
e autore di alcune delle pagine più emozionanti della nuova musica popolare del Sud Italia, descrive il suo Miserere. Cantare la Passione, in scena 7 e 8 aprile alla Domus Ars nell’ex chiesa di San Francesco delle Monache a Santa Chiara. Prodotto da Il Canto di Virgilio, lo spettacolo unisce, alle composizioni di Faiello, canti e testi del repertorio musicale para-liturgico di tradizione orale della regione campana, rielaborati dall’autore in anni di studi tra Cilento antico, zona vesuviana, Costiera amalfitanae provincia di Caserta.
La ritualità millenaria della Settimana Santa rivive in chiave popolare: la Passione di Cristo, il pianto di Maria, si fanno dolore universale attraverso una sequenza di canti, musiche e invocazioni. A dar voce alla Madonna, Lina Sastri, volto e anima dell’arte napoletana: “Ѐ la Madonna per eccellenza: un’artista popolare, una figura mediterranea, per una Maria profondamente umana” spiega Faiello, che ha scritto per lei ’A vita è comme ‘o mare, Maddalena e’O sapore de’ cerase. L’attrice recita poi un monologo da Iacopone da Todi, in dialetto cilentano, e un inedito di Faiello in cui la Madonna è una zingara. Nel cast, Antonella Morea, Brunella Selo, Emanuela Loffredo, il Quartetto Domus Ars, composto da chitarra, violoncello, violino e clarinetto, e il Coro del Cilento Antico.


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