Family Flöz: clown, mimo e acroba

di Andrea Del Gaudio

Magiche atmosfere, movimento corporeo, utilizzo di maschere. Questi i punti di forza di Familie Flöz, in scena dal 23 al 28 gennaio al Teatro Bellini con lo spettacolo Teatro Delusio prodotto da Familie Flöz, Arena Berlin e Theaterhaus Stuttgart. Gruppo di punta della scena contemporanea europea nell’uso del linguaggio non convenzionale del corpo, la compagnia berlinese fondata nel 1994 ha sviluppato – in più di vent’anni di attività – uno stile riconoscibile che attinge alla clownerie, alla tecnica mimica, all’azione acrobatica, a quello di figura e al balletto. Ad interpretare l’opera, scritta da Paco González, BjörnLeese, Hajo Schülere e dal regista Michael Vogel, sono Andrès Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerker, che indossano i panni di ventinove personaggi accompagnati dalle musiche di Dirk Schröder. La pièce racconta di Bob, Bernd e Ivan, tre tecnici di scena infaticabili, le cui vicende personali si mescolano con ciò che avviene in teatro: mentre si alternano scenari d’opera, duelli di spada, intrighi e sceneggiate d’amore, i coprotagonisti lottano per realizzare i propri sogni, in un continuo intreccio tra realtà e finzione. Il lavoro dei Familie Flöz riporta il teatro a una forma originaria in cui i temi vengono sviluppati attraverso l’espressione del corpo. Non c’è parola, eppure il palcoscenico prende vita, abbattendo la distanza creata dal sipario e offrendo agli spettatori momenti di comicità e poesia.


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