Giulia Lombezzi si fa in quattro

di Gabriella Galbiati

L'attrice e regista milanese Giulia Lombezzi sarà ospite per l’intero mese di marzo alla Sala Ichòs di San Giovanni a Teduccio, con quattro spettacoli: Un Capitano. 200.000 chili sulle spalle (dal 2 al4 marzo), La durata di un inverno (dal 9 all’11 marzo), L’uomo Palloncino (dal 16 al 18 marzo), Ora di pranzo (dal 23 al 25 marzo). “Li ho scelti – spiega Lombezzi – perché hanno genesi molto diverse: il primo è nato dall’incontro fra me e Amr Abuorezk, migrante egiziano approdato in Italia nel 2006, ed è uno spettacolo di narrazione sulla storia del suo viaggio la cui elaborazione è durata quasi due anni, tra interviste, stesure e allestimento, con l’interpretazione di Ivano Russo, la regia di Eleonora Gusmano e le musiche di Alessandro Romano”. “La durata di un inverno mi vede autrice e regista, il testo in questo caso nasce da un lavoro di improvvisazione con le attrici Eleonora Gusmano e Ania Rizzi Bogdan della compagnia Focus 2. Racconta della vita privata delle prostitute ed è una drammaturgia con alle spalle una documentazione elaborata, che va dai testi di Nell Kimball ai reportage di Iacona”. L’Uomo Palloncino è stato scritto di getto, dopo un periodo di attenta osservazione della vita degli animatori nei villaggi turistici. “È un testo comico e irriverente – continua la regista – dove, non lavorando su commissione, ho lasciato totalmente libera la mia scrittura, ispirandomi all’umorismo di Foster Wallace e Stefano Benni. Narra la storia di un animatore e del suo quotidiano calvario nel Miniclub”. Anche di questo testo ha curato la regia, lavorando con Francesco Aricò. Ora di pranzo parla della difficoltà del vivere in famiglia e ha una struttura circolare, soffocante, adattabile a qualsiasi contesto geografico.


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