IL LIBRO: La critica ai tempi del web

di Antonio Tedesco

La critica ai tempi del web F are il punto sul tempo in cui viviamo scegliendo un angolo di osservazione inconsueto: il teatro. Il vecchio e “obsoleto” teatro. E cercare all’interno di questo un puntino ancor più ininfluente e marginale: la critica. Vecchia, cara, quasi patetica critica teatrale. Ma se proviamo a far interagire queste minuscole componenti residuali con gli scenari globali della realtà contemporanea ecco che vediamo aprirsi davanti ai nostri occhi dei nuovi mondi tutti da esplorare. Con Dioniso e la nuvola – L’informazione e la critica teatrale in rete: nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici (Edizioni FrancoAngeli - pagg. 190 € 23,00) gli autori, Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, dimostrano nei fatti, con il loro lavoro, quale sia la vera funzione della “critica”. E perché non se ne potrà mai fare a meno. La “critica” è quella attività che con metodo e competenza chiarisce, analizza e induce alla profonda comprensione delle cose (fenomeni artistici e culturali, ma non solo). Partendo dalla constatazione della marginalizzazione di fatto della figura “istituzionale” del critico, gli autori esplorano con minuziosa precisione le dinamiche del mondo contemporaneo. Seguendo con tratti veloci ma precisi, il processo che attraverso le varie fasi storiche, a partire dall’antichità, ha portato all’oggi. Cioè a internet, alla rete. Il risultato è che a fine lettura non dobbiamo solo rammaricarci della perdita delle funzioni del critico, ma afferriamo con precisione perché questa è avvenuta. Guardiamo il meccanismo dall’interno invece di subirlo passivamente. Acquisiamo nuove consapevolezze e scopriamo come, forse, si può reagire a questo stato di fatto. Abbiamo compiuto, in una parola, un’operazione critica. Seguendo il percorso che dal recensore influente e carismatico della carta stampata ci ha condotto alla cosiddetta “dittatura del dilettante”, figlia della “recensione globalizzata” che imperversa in rete. Tutto è perduto? Al contrario. Nei capitoli finali il libro apre agli scenari della nuova critica, agguerrita e preparata, che sta risorgendo proprio dalla rete stessa. Nuovi talenti che uniscono la passione per il teatro alla padronanza degli strumenti informatici (lo stesso Ponte di Pino con il suo “ateatro.it” è stato un pioniere in questo settore). Internet, si sa, è un mare magnum. Sta allo spettatore-lettore saper scegliere quali siano le voci (siti, blog o quant’altro) veramente affidabili. Facendo appello (guarda un po’) al proprio “senso critico”. Appunto.


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