LA STRANA COPPIA - Cardinale: “Squitieri voleva insieme le donne della sua vita. Eccoci”

L’attrice, con Ottavia Fusco, nella pièce di Simon. “Tornare in palcoscenico? Mi fa paura”

di Anita Curci

"È stato Pasquale a coinvolgermi in questo progetto, e nostra figlia a spingermi a realizzarlo”. A parlare è Claudia Cardinale, a Napoli per le prove al Politeama della commedia rielaborata da Squitieri, La strana coppia, il copione al femminile, qui tradotto da Roberta Conti, che Neil Simon scrisse nel 1985 dopo il successo della precedente versione maschile del ’65 da cui fu tratto il film di Saks con Jack Lemmon e Walter Matthau.  “Voleva mettere insieme le due donne che hanno fatto parte della sua vita, riunendole in quest’opera brillante per dimostrare che l’amore unisce e non divide”, continua l’attrice, compagna storica del regista napoletano scomparso lo scorso febbraio, che ha affiancato a Claudia, nella parte di Florence Ungar, la donna sposata due anni fa, Ottavia Fusco, nei panni di Olive Madison. “È stato l’unico uomo della mia vita, con lui ho avuto una figlia che adorava, Claudia, e nella mia casa a Parigi aveva una camera per sé. Poteva venire quando voleva. Nelle sue pellicole ci sono stata 11 volte, la prima a Napoli in I guappi con Fabio Testi, e sulla scena in Zoo di vetro di Williams e Come tu mi vuoi di Pirandello”, spiega la Cardinale. “E recitare in questa pièce a cui lavorava da un anno, è il mio modo di rendergli omaggio, anche se tornare a teatro mi fa paura…Interpreto una donna disperata, lasciata dal marito, piena di tic e fissata per ordine e pulizia, l’alter ego di Lemmon”. Lo spettacolo, diretto da Antonio Mastellone, con Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Nicola D’Ortona, debutta il 31 ottobre al Sistina di Roma dopo essere passato dal 26 al 29 ottobre al Verdi di Salerno, per tornare in Campania, al Comunale di Caserta, dal 17 al 19 novembre. “Mi sono trovato ad affrontare questo irresistibile testo di Simon per scommessa, perché sono conosciuto più come regista di lavori impegnati e di provocazione. E per divertimento, perché l’idea di dirigere la mia attuale moglie Ottavia e la mia ex compagna Claudia in una commedia dal titolo La strana coppia mi ha divertito molto. Credo, comunque, che riproporre un classico con così tanti piani di lettura valga la pena”, scriveva Squitieri l’ottobre scorso quando, assieme a Mastellone, depositario delle sue idee e delle note di regia, aveva incontrato la produzione (Consorzio AdAstra Cultura e Pragma S.r.l.), preso accordi e definito parte del cast. Mastellone ha seguito l’impianto registico di Squitieri, ma non fornisce certezze sul finale, che è improntato inizialmente su tematiche omosessuali e si integra in un testo rimaneggiato, originale e depositato in Siae. Inserti video daranno alla commedia un’impostazione cinematografica, come se La strana coppia partisse dal cinema e non dal teatro, cominciando con titoli di coda e scene preregistrate con le due attrici. Differente dall’allestimento italiano diretto da Franca Valeri nell’86, con Monica Vitti e Rossella Falk, l’ambientazione resta comuque quella della New York anni ‘80, con le scene di Bruno Garofalo, realizzate dalla Scenotecnica Imparato. Nuovi i costumi, per i quali è stato scelto l’architettostilista Michele Gaudiomonte. Durante la tournée al regista, originario della Sanità, sarà dedicata una mostra fotografica, con suoi disegni e foto inedite. “Torneremo a Napoli, all’Augusteo, il 6 aprile e chiuderemo il 15, nel giorno del mio compleanno”, precisa la Cardinale che, temporaneamente lontana dalle riprese di un film con Emma Thompson, sul palcoscenico compirà 80 anni. “Una volta, mentre ero in scena, mi ha telefonato mio fratello per dirmi che papà era morto. Fu dura continuare con quel dolore in corpo. Adesso, invece, è una festa, anche se non me ne frega niente dell’età che passa. Sono contenta, non ho rimpianti, è sempre stato il destino a decidere per me. Tutto è cominciato un giorno all’uscita di scuola. Fui avvicinata da due registi francesi; dopo qualche anno ero a Tunisi con Omar Sharif sul set dei Giorni dell’amore di Baratier, il mio primo film. Era il 1958”.



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