Veronica Pivetti en travesti: "Porto in scena Viktor e Viktoria"

di Virginia Maresca

Veronica Pivetti dal prossimo 20 aprile sarà al Teatro Augusteo, in Viktor e Viktoria (prodotto da a.ArtistiAssociati e PIGRAsrl), commedia con musiche scritta da Giovanna Gra, diretta da Emanuele Gamba, liberamente ispirata all’omonimo film del 1933 di Reinhold Schünzel. “La storia si svolge a Berlino – spiega Veronica Pivetti – ed è una commedia dove si ride, ma allo stesso tempo raccontiamo un momento storico delicato, quello dell’avvento del nazismo sottovalutato da tanti, anche in quel periodo dove nessuno si rendeva bene conto di quello che stava succedendo. La nostra è una compagnia di attori, che inizialmente fatica a trovare il lavoro, fino a quando non entra in gioco un personaggio che vestirà il doppio ruolo di Viktor und Viktoria, il più grande en travesti che Berlino abbia mai visto”. La pièce si preannuncia come una commedia leggera ma che arriva in profondità. Uno spettacolo ricco di battute di spirito e di equivoci, in cui si legge la critica ad una società bigotta e superficiale. In un periodo in cui anche il mondo dello spettacolo viene colpito dalla crisi, l’attrice Susanne Weber (Veronica Pivetti), arriva in città spinta dalla fame in cerca di scrittura. L’incontro con il collega attore, Vito Esposito (Yari Gugliucci) immigrato napoletano, le cambierà la vita. La coppia si ritrova a condividere miseria, scene e battute e, alla fine, anche sesso ed identità. Ed è proprio per l’affamata ditta che Susanne si sacrifica e diventa Viktor und Viktoria. “Il personaggio che interpreto – continua Pivetti – è meraviglioso perché mi offre la possibilità di fare tutto. Interpretare sia un uomo che una donna non è così semplice, quindi è un bellissimo banco di prova. Poi mi permette di fare un’altra cosa che mi piace tanto e cioè cantare a teatro, un’esperienza che ho già vissuto. In questo spettacolo canto quattro canzoni. Le musiche originali e gli arrangiamenti sono del maestro Maurizio Abeni. Di mio in questo personaggio c’è molto. È un ruolo maturo che arriva al momento giusto”. Nel cast anche Pia Engleberth, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti e Giorgio Lupano che, nei panni del conte Frederich Von Stein, chiarisce: “Il mio personaggio viene descritto come un uomo molto affascinante. In scena indosso un frac, quindi è uno di quei casi in cui l’abito fa il monaco. Ho guardato un po’ di film con Cary Grant, Gary Cooper, perché sono quelle figure iconiche che rappresentano l’eleganza senza tempo. Quindi mi sono ispirato a queste icone del passato. Per quanto riguarda le battute, l’ambiguità, l’ironia, è tutto scritto nel testo. Von Stein è un libertino abituato a vederne di tutti i tipi, proprio per questo resta affascinato dal personaggio Viktor und Viktoria. Tra i due nasce qualcosa, anche se lei non può dichiarare apertamente la sua vera identità, poiché rischierebbe di perdere il successo raggiunto fino a quel momento, ma andando avanti lui capirà che dietro quel personaggio si cela una donna e inizia una parte di seduzione con lui che gioca con lei, come fa il gatto con il topo, cercando di carpirle la verità. È un testo che affronta con una forma da commedia tematiche anche attuali, come l’identità sessuale, cercando di non annoiare il pubblico”.


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