Otello e Fa’afafine nella Rete dell’immaginario

Al via la 15° edizione, tra Shakesperare, Pirandello e Leopardi.  La scena come pedagogia
di Caterina Portrandolfo
Riparte a Napoli, al Teatro Nuovo e a La Perla, da ottobre 2015 a maggio 2016 La Rete dell’Immaginario, la consueta rassegna di teatro per i giovani arrivata quest’anno alla 15esima edizione.  Vincenzo D’Onofrio, presidente del Teatro Pubblico Campano da cui parte l’iniziativa, evidenzia la ricchezza delle proposte artistiche di quest’anno, e l’impegno della Rete a favorire il legame tra i ragazzi e il teatro. La scelta dei titoli in cartellone suggerisce una linea di continuità tra ciò che gli studenti apprendono a scuola e ciò che possono vedere sulla scena, con l’intento di avvicinarli ai grandi classici, da Shakespeare a Pirandello, a Giordano Bruno e Italo Calvino.  Entrando nel dettaglio della Rassegna, ecco le proposte delle matinée. Teatro Nuovo: 28-29 ottobre Romeo e Giulietta (titolo che poi sarà ripreso dal 29 febbraio al 4 marzo al Teatro La Perla), una produzione Le pecore nere, con la regia di Carmen Pom
mella, scenografia e costumi Barbara Veloce. Anello di congiunzione tra la poeticità del testo e il linguaggio giovanile è qui rappresentato dalla scelta di musica contemporanea del gruppo rock britannico I Muse, per un’opera affascinante e accessibile ai ragazzi. Seguono il 10-11 dicembre Suoni dalle città fantasma da Le città invisibili di Calvino; 2-5 febbraio Apologia di Socrate; 8-9 marzo Lenòr; 20-21 aprile La cena delle ceneri. Per La Perla: 17 novembre-19 dicembre e 18 febbraio-30 maggio Il berretto a sonagli, di produzione Nuovo Teatro, con la regia di Paolo Spezzaferri. Allestimento in cui vivo è il tema della gelosia ma anche il concetto di maschera caro a Pirandello, nel quale il principio di verità viene costantemente messo in discussione. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, celebrata il 25 novembre, dal 23 al 27 dello stesso mese sarà rappresentato Otello -  Colpevole di femminicidio, da una produzione Nest T-Napoli est Teatro, con la regia di Giuseppe Miale di Mauro, scene Dino Balzano. “Ci siamo chie
sti”, spiega il regista, “se il Teatro potesse rispondere all’urgenza che ha la violenza quando si nasconde dietro l’amore. Siamo partiti dall’Otello di Shakespeare, in cui abbiamo ritrovato segnali chiari del fenomeno che oggi attanaglia la nostra società”. Dal 15 al 17 febbraio Fuori Misura – Il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno; mentre dal 18 febbraio al 30 maggio in scena Sei personaggi in cerca d’autore. Tra gli allestimenti più attesi, lo spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia 2014, Fa’afafine  (9 e 10 marzo 2016 a La Perla), dal promettente sottotitolo “Mi chiamo Alex e sono un dinosauro”. Prodotto dal Teatro Biondo di Palermo, il testo e la regia sono di Giuliano Scarpinato. Unico interprete,

Michele Degirolamo, e nei video lo stesso regista e l’attrice Gioia Salvatori. Lo spettacolo apprezzato dalla critica per l’alto profilo dei contenuti, si ispira a una parola della lingua Samoa: fa’afafine, appunto, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Un vero e proprio terzo sesso che nella società samoana gode di considerazione e rispetto. Il protagonista della storia non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”. Nei giorni pari Alex è maschio, nei dispari femmina. La motivazione della giuria del Premio Scenario sintetizza ulteriormente: “La storia di un adolescente alla scoperta di sé e della sua identità sessuale. Un tema arduo, individuato con coraggio e accuratezza di indagine”.
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