“Pinocchio, il musical che vince con il cuore”

Con un cast nuovo e Manuel Frattini la favola italiana conquista Broadway e arriva al Gesualdo di Avellino
di Francesco Gaudiosi
Tra gli spettacoli da considerarsi fiore all’occhiello della Compagnia della Rancia, in scena al Carlo Gesualdo di Avellino, il 21, 22, 23 (matinée) novembre, è certamente Pinocchio per la regia di Saverio Marconi che insieme a Pierluigi Ronchetti cura anche l’adattamento del testo. Se poi nei panni di Pinocchio torna un artista versatile come Manuel Frattini, allora c’è poco da aggiungere. Un musical che vanta oltre cinquecento repliche e una tournée internazionale in Corea e Broadway parla da solo. Al fianco del protagonista, Roberto Colombo nei panni di Geppetto e Beatrice Baldaccini in quello di Turchina, Gianluca Sticotti nel Gatto, Giulia Marangoni nella Volpe, mentre Gioacchino Inzirillo sarà Lucignolo con Fabrizio Corucci in Mangiafuoco; Luigi Fiorenti interpreterà il Grillo e Claudia Belli, Angela. Le musiche sono di Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti; le liriche di Stefano d’Orazio e Valerio Negrini.
 Frattini, cosa cambia in questo Pinocchio rispetto al 2003?
“In sostanza rimane fedele; il regista ha preferito mantenere quella linea decidendo, però, di insediare un cast completamente nuovo, a parte il sottoscritto. In qualche modo ciò rinnoverà gli entusiasmi per uno spettacolo che è sempre un po’ il musical di ispirazione, con quelle canzoni e quelle scene che il pubblico ha dimostrato di amare”. 
Qual è stata la reazione del pubblico estero?
“La prima tappa internazionale è stata Seoul, dove siamo stati accolti in un teatro dove fino ad allora era entrata solo l’opera. Ci aspettavamo una platea composta, molto silenziosa, e invece abbiamo trovato un tifo da stadio. Stesso discorso per New York. Per un performer parlare di Broadway è davvero parlare di un sogno. Straordinario è stato scoprire quanto gli americani fossero in grado di apprezzare questa storia dal sapore italiano. Meno perfezione rispetto ai loro musical meravigliosi, ma a fare la differenza è stato il cuore che ci abbiamo messo”.
  Aladin, Robin Hood, recentemente Rodrigo in Cercasi Cenerentola, fino allo stesso Pinocchio. Un carriera di personaggi notevole. A quale è più legato?
“Domanda difficile, perché la mia formazione artistica è avvenuta in palcoscenico, e con varie produzioni. Ma in particolar modo insieme alla Compagnia della Rancia e a Saverio Marconi che, pionieri di questo genere, sfidarono con i musical le abitudini teatrali di fine Anni Ottanta. Scegliere un personaggio significherebbe fare torto ad un altro. Tutti mi hanno dato tanto, e se proprio dovessi eleggerne uno, allora quello sarebbe proprio Pinocchio. Con lui ho varcato i confini nazionali e avuto l’incontro artistico con i Pooh, che continua tuttora con la collaborazione di Stefano d’Orazio”. 
Dopo il Teatro della Luna di Milano, dove sarete dall’1 settembre al 18 ottobre in concomitanza con l’ultimo periodo di EXPO2015, quali le tappe oltre Avellino?
Saremo a Verona (1-3 dicembre Teatro Nuovo), Assisi (8 dicembre teatro Lirick), Firenze (12-13 dicembre teatro Verdi), Genova (17-20 dicembre Politeama Genovese), e poi Imola, Bologna e Vicenza”.
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