di Andrea Fiorillo
al 18 dicembre un compleanno speciale sarà festeggiato nella storica sala del Teatro Sannazaro a Napoli. Lo spettacolo Cafè Chantant compie venti anni e per celebrare l’evento è stata preparata una nuova edizione che riassumerà le due anime storiche di questa messa in scena che è ormai diventato un format. Nella prima edizione, infatti, il teatro si presentava scarno, forte della sua bellezza e della sua storia, gli artisti soli, che affidavano
ai classici del genere le loro performance, gli sketch, le macchiette, a quel tempo, rispettose dell’epoca. Poi, piano, piano è arrivata,
appunto, la contaminazione che ha aggiunto colore e adattato il linguaggio ad un pubblico contemporaneo. Protagonista, ancora una volta, di questo The best of Cafè Chantant, sarà Lara Sansone, che con la sua ironia e sensualità, continua da sempre ad incarnare la celebre “sciantosa” del nostro teatro, l’eterna Ninì Tirabusciò, divertendosi a giocare con il pubblico seducendolo con la celebre “mossa”. Nato dall’idea di trasformare la platea del Sannazaro in una vera sala da caffè concerto belle époque, lo spettacolo riassume quel concetto di napoletanità che trova i suoi punti di forza nella riproposizione dei grandi capolavori della melodia partenopea, con qualche accenno alla prosa dei nostri celebri autori, facendo qualche incursione nella musica internazionale. Un teatro, il Sannazaro, che basa la sua “ricerca” sulla nostra storia, anzi, ripartendo da essa, prova a fare la differenza nel solco della nostra tradizione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ai classici del genere le loro performance, gli sketch, le macchiette, a quel tempo, rispettose dell’epoca. Poi, piano, piano è arrivata,
appunto, la contaminazione che ha aggiunto colore e adattato il linguaggio ad un pubblico contemporaneo. Protagonista, ancora una volta, di questo The best of Cafè Chantant, sarà Lara Sansone, che con la sua ironia e sensualità, continua da sempre ad incarnare la celebre “sciantosa” del nostro teatro, l’eterna Ninì Tirabusciò, divertendosi a giocare con il pubblico seducendolo con la celebre “mossa”. Nato dall’idea di trasformare la platea del Sannazaro in una vera sala da caffè concerto belle époque, lo spettacolo riassume quel concetto di napoletanità che trova i suoi punti di forza nella riproposizione dei grandi capolavori della melodia partenopea, con qualche accenno alla prosa dei nostri celebri autori, facendo qualche incursione nella musica internazionale. Un teatro, il Sannazaro, che basa la sua “ricerca” sulla nostra storia, anzi, ripartendo da essa, prova a fare la differenza nel solco della nostra tradizione.
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