Se Amleto finisce all'ombra del Vesuvio

Di Francesco Gaudiosi
Hamlet travestie è un testo tragicomico che miscela l'omonima opera di John Poole – una riscrittura ottocentesca in forma di parodia dell'Amleto di Shakespeare – con il Don Fausto di Antonio Petito. Se poi nell’adattamento in questione di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella con la regia dello stesso Valenti si decide di ambientare questa tragicommedia proprio a Napoli, il risultato è un esperimento originale capace di divertire e di far pensare al tempo stesso. Ambientato in una famiglia napoletana contemporanea, i Barilotto, così crudamente reale e amalgamata nel suo complesso, se ne sta in disparte il giovane Amleto Barilotto, incompreso e visto di cattivo occhio dal resto della famiglia. Prigioniero della sua stessa condizione, egli ritiene giusto assimilare la sua vita a quella del Principe di Danimarca e si senti in dovere di comportarsi come lui in tutto e per tutto. Ne viene fuori uno spettacolo brillante e ben collaudato, già apprezzato dalla critica al suo primo debutto nella scorsa stagione teatrale. E stavolta lo spettacolo della compagnia Punta Corsara, perla del panorama teatrale italiano, nata da un progetto d'impresa nel quartiere napoletano di Scampia, torna al teatro Bellini dall’8 al 13 marzo con gli interpreti Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Emanuele Valenti e Gianni Vastarella.

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