Io so e ho le prove


Meola mette in scena le confessioni di un ex bancario


Servizio di Federica De Cesare


 

NAPOLI - Stasera, alle ore 21:00 presso la Basilica di San Domenico Maggiore, Giovanni Meola, attraverso la performance di Enrico Ottaviano, porterà in vita le parole dell’omonimo libro di Vincenzo Imperatore.

Io so e ho le prove (ed. Chiarelettere) è il testo denuncia di un ex manager di successo, che dopo quasi un quarto di secolo al servizio di uno degli istituti bancari più importanti d’Italia, decide di condividere le sue conoscenze, mettendo in guardia imprenditori e correntisti dai comportamenti scorretti assunti dalle banche.

 

Meola, nei suoi lavori affronta spesso tematiche sociali e di denuncia. Cosa l’ha spinta, stavolta, ad affrontare questo argomento e come è avvenuto l’incontro con il libro?

Nell’autunno 2014 stavo già ragionando sul presentare qualcosa che avesse a che fare con le banche, poi all’improvviso scopro dell’esistenza di questo libro che mi colpisce a tal punto che lo acquisto e in due giorni ne termino la lettura.

Ciò che mi ha spinto a scrivere è stato sicuramente l’aspetto umano di questo personaggio. Un’uomo, un napoletano proveniente da una famiglia di ceto popolare, è riuscito, attraverso comportamenti non proprio onesti, a scalare le vette del successo, diventando un grande manager. A distanza di un quarto di secolo però cambia rotta, esce dalla banca e fonda un’azienda che tutela i piccoli imprenditori.

Ho quindi fatto interviste e tratto questo monologo dove immagino che il grande imprenditore pentito, racconti la sua storia ad un giovane manager, venuto da lui per ricevere consigli su come arricchirsi. La storia avrà ovviamente un epilogo diverso.

Se il sottotitolo del libro è confessioni di un ex manager bancario, quello della mia riscrittura è proprio conversione di un ex manager bancario”.

 

Quanto peso è dato, quindi, al contenuto informativo del libro e quanto spazio è dedicato, invece, alla riflessione intima e personale del protagonista?

In questa versione, dato che si tratta di una mise en éspace, gli argomenti vengono trattati sicuramente con attenzione, ma c’è una forte componente umana. Ho lavorato molto sul personaggio ed in effetti l’aspetto personale fa sicuramente da traino, creando empatia col pubblico.

Il mio progetto finale che debutterà nella stagione 2016/2017 prevede, invece, il reintegro di alcune parti qui tagliate e la presenza di una scenografia d’impatto che, attraverso delle scritte, fisserà i concetti base, aiutando la comprensione dello spettacolo e la diffusione di elementi maggiormente informativi.

 

La conversione del personaggio è frutto di un reale cambiamento o è un modo per lavarsi la coscienza?

Nel libro come nella mia riscrittura, lui era consapevole di quello che faceva, ma era anestetizzato dal lavaggio del cervello che si era fatto fare da “mamma banca”, che li spingeva ad inseguire il profitto a tutti i costi con l’incentivo di bonus.

Ovviamente, a seguito della crisi economica, causata sopratutto da questo tipo di atteggiamento che ha creato reale danno al benessere del paese, il comportamento della banca muta, riversando il proprio peso anche sui dipendenti interni.

Dal tradimento di mamma banca nasce questa conversione: sicuramente un modo per rivalersi nei suoi confronti, ma anche un mezzo per aiutare gli altri mettendo a disposizione la propria esperienza.

 

Stasera, in occasione dell’anteprima, la presenza dell’autore sarà accompagnata da quella del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Una figura importante, ma sopratutto significativa data la tematica trattata.

Oggi tantissimi risparmiatori hanno perso il loro denaro a causa delle banche. Il tema è quindi vivo e attuale.

Lo stesso De Magistris, quale magistrato si è occupato negli anni di inchieste del genere; da qui il suo desiderio di patrocinare il libro e presenziare a questa serata.

Credo che il teatro abbia lo scopo di creare una comunità nella quale si scambino emozioni e contenuti. La mia speranza è che tale progetto possa essere veicolato a più persone possibili, al fine non solo di moralizzare le banche, ma anche di informare e rendere dotti su argomenti così rilevanti.

Dalle banche ci si può difendere e questo libro spiega come. Essere a conoscenza dei meccanismi e dei sotterfugi utilizzati è il primo passo per tutelarsi.


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