Di Milena Cozzolino
“Tutti i giovani teatranti all'inizio della loro carriera
hanno un assillo, avere spazio: per esibirsi, per provare, soprattutto per far
nascere i loro spettacoli. Con il nostro Avviso
pubblico abbiamo voluto
creare questa opportunità, permettendo a tre compagnie under 35 di trovare da noi uno spazio per le loro idee
creative”, così Mario Gelardi, direttore artistico del Nuovo Teatro Sanità,
spiega il progetto che vedrà ad aprile e maggio il palcoscenico del suo teatro
messo a completa disposizione di tre giovani compagnie. Ad inaugurare il
progetto, il 15, 16 e 17 aprile sarà proprio quella del Nuovo Teatro Sanità, con lo spettacolo Sonata napoletana per topi e
bambini, un progetto di Michele Danubio che giunge al termine di un
laboratorio sulla commedia dell'arte che l'artista napoletano ha voluto portare
avanti con i giovani attori del quartiere Sanità.
Si prosegue il 22, 23 e 24 aprile con Desidera di Teatro nel Baule, che vede in scena
Giuseppe Brancaccio, Sebastiano Coticelli, Simona Di Maio, Amalia Ruocco e
Dimitri Tetta, per la drammaturgia e la regia di Simona Di Maio. Il lavoro si
ispira alle storie semplici di Saint Exupéry: un uomo che sogna di fare
l’aviatore, una storia d’amore con il volo e con una donna. Un uomo che sogna
di elevarsi attraverso l’amore. Ma se è vero che l’uomo può elevarsi, allo
stesso modo rischia di precipitare. Teatro nel Baule indaga il tema
dell’assenza e della mancanza che muovono il desiderio, e lo fa attraverso uno
spettacolo che è quasi del tutto senza parole. Il 29, 30 aprile e l’1 maggio, sarà la volta della Compagnia Rena
Libre con Artù dorme fuori -
geometrie sul mito, da T. Malory, T.H. White, J. Steinbeck, scritto e
diretto da Daniele Marino. Lo spettacolo, partendo dalla figura leggendaria di
Re Artù, tenta un viaggio più vasto allargando i confini del mito e restituendo
nuovi sensi e nuove domande. Il filo che lega questa drammaturgia inedita è la
suggestione delle opere maggiori
riguardanti il monarca inglese da Thomas Malory fino ad arrivare a Walt Disney.
L'idea dell'Avviso pubblico è
nata tre anni fa, quando il palcoscenico di piazzetta San Vincenzo ha
inaugurato la prima stagione, i giovani hanno risposto con entusiasmo, e ormai
è diventato un appuntamento fisso: “Quando le compagnie lasciano il nostro
teatro, portano via qualcosa di concreto. Oltre alla possibilità di provare a
realizzare le loro idee e ad uno spazio di visibilità, diamo loro delle buone
foto di scena, un minimo di rassegna stampa, insomma il necessario per proporre
lo spettacolo altrove e qualcuno, dopo questa occasione, si è guadagnato anche una piccola tournée”, conclude
Gelardi.
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