Con Dacia Maraini nel salotto letterario del Diana. Dopo Renzo Arbore, La scrittrice presenta La bambina e il sognatore
Un salotto letterario per esplorare territori
che vadano oltre il palcoscenico. Il sabato dedicato al libro e ideato dal
Diana ha avuto ottimi consensi, dai foyer affollatissimi fino al pienone per
Renzo Arbore (oltre mille spettatori), con la biografia E se la vita fosse una jam session? Per chiudere la stagione, l’iniziativa
letteraria dei Mirra accoglie ora una scrittrice del calibro di Dacia Maraini,
che il 7 maggio nel foyer della sala vomerese presenterà il suo ultimo romanzo La bambina e il sognatore, edito da
Rizzoli, appuntamento che chiuderà la stagione. “Tutto è nato quando hanno
cominciato a chiudere le librerie del Vomero, Guida, Fnac e Loffredo”, spiega
Claudia Mirra. “Decidemmo che bisognava fare qualcosa per la cultura che sta
scomparendo per far posto a supermarket e parcheggi. Non per sostituirci alle
librerie, sia chiaro, perché noi non vendiamo libri, ma per dare il nostro
piccolo contributo alla causa”. Così è stata stretta una partnership con la
libreria Raffaello del Vomero alto (due sedi, una a San Giacomo dei Capri,
l’altra in via D’Antona) che ha sostenuto l’iniziativa lungo tutta la stagione.
“Siamo felici per quest’idea, il pubblico ha
apprezzato, abbiamo avuto ospiti prestigiosi, come Gian Luigi Rondi, con il suo
libro Le mie vite allo specchio -‘47-‘97
-, continua la Mirra -, e ora ecco la Maraini”. La bambina e il sognatore è un romanzo
potente, illuminato, e per la prima volta ha un protagonista maschile.
L’autrice ci guida al cuore di una paternità negata, scoprendo i chiaroscuri di
un sentimento che non ha mai smesso di essere una terra selvaggia e
inesplorata. Al centro c’è Nani Sapienza, un maestro che ha perso la figlia per
una leucemia, è adorato dai suoi studenti ed è pronto a combattere per un sogno.
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