Pirandello, legalità e riscatto il palcoscenico degli studenti- Il caso Siani e una pièce con i detenuti di Airola

di Antonio Tedesco

Giunge quest’anno alla XVI edizione “La Rete dell’Immaginario”, rassegna teatrale curata dal Teatro Pubblico Campano e diretta agli studenti delle scuole superiori.
E si tratta di un immaginario ricco e molto articolato quello che anche quest’anno viene proposto ai ragazzi perché possano riscoprire e riappropriarsi del teatro come strumento espressivo forte, che non perde la sua capacità di comunicare anche in tempi di vertiginoso progresso tecnologico. Sono dieci gli appuntamenti previsti, suddivisi tra il Teatro Nuovo di Napoli e il Teatro La Perla di Agnano. E spaziano su idee e argomenti che allargano il concetto di cultura a quello di esperienza vissuta nella propria quotidianità. Si parte, infatti, il 17 e 18 novembre con Aspettando il tempo che passa (e mentre passa nuje ce facimmo viecchie), al Teatro La Perla, un progetto che la regista, Emanuela Giordano, coadiuvata dagli attori del Teatro NEST, ha messo a punto con i ragazzi detenuti nel Penitenziario Minorile di Airola, nella convinzione che il linguaggio del Teatro non è solo un’esperienza di crescita, ma anche, e soprattutto, di riscatto. Lo spettacolo rientra nel progetto “Il palcoscenico della legalità”, promosso dal Teatro San Carlo su un’idea di Giulia Minoli.
Così come strettamente legato all’esperienza quotidiana è il secondo appuntamento in programma, Ladridisogni-storie di camorra e di infamità, testo e regia di Peppe Celentano e Vincenzo De Falco, una produzione Diana OR.I.S., che si ispira alla nota vicenda del giornalista napoletano Giancarlo Siani, assassinato nel 1985 dalla camorra, per ripercorrere e demitizzare la storia di questa organizzazione criminale (ladra di sogni, appunto), avvalendosi anche della partecipazione di un grande esponente del teatro, non solo napoletano, Antonio Casagrande.
Parte invece a fine novembre, il 28 e il 29, ma poi sarà in scena anche nei mesi successivi, in particolare a dicembre e poi a marzo, un “focus” dedicato a Luigi Pirandello, che si articola su due dei suoi testi teatrali più noti, Il berretto a sonagli e Sei personaggi in cerca d’autore, entrambi momenti “focali”, appunto, della riflessione del drammaturgo siciliano intorno alla condizione umana, intesa sia nella sua espressione sociale che in quella esistenziale tout court. Entrambi gli allestimenti sono una produzione Nuovo Teatro e si avvalgono della regia di Paolo Spezzaferri.
La rassegna prosegue, poi, nei mesi successivi con altri spettacoli di sicuro interesse come Cinema Paradiso di Michelangelo Campanale, Apologia di Socrate per la regia di Jurij Ferrini, Fuori Misura di Valeria Cavalli, dedicato a Giacomo Leopardi, Lenor, in cui si affronta, invece, il personaggio di Eleonora Pimentel Fonseca, per la regia di Carlo Bruni, con Nunzia Antonino, fino a Milite Ignoto, appuntamento con il “teatro civile” di Mario Perrotta, per concludere con un omaggio a Shakespeare con Molto rumore per nulla, presentato dalla Compagnia Mauri Sturno, per la regia di Ilaria Testoni.

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