L'immenso mare? Per Emma Dante è fatto d'Acquasanta

di Emma Di Lorenzo


A dicembre il teatro Nest di San Giovanni a Teduccio si colora di forti tinte d'autore. Il 3 e il 4 è in scena Cinema Paradiso, un omaggio al capolavoro di Giuseppe Tornatore e alle suggestioni che le pellicole che più profondamente hanno inciso nell'immaginario collettivo, e i relativi interpreti che sono diventati incancellabili icone, sanno dare agli spettatori, restituendo loro la magia dei sogni infantili. Protagonista dello spettacolo è Totò, ragazzino alle prese cn una sorta di viaggio onirico nei film più amati, e che spaziano in ogni genere, dall'horror di Shining alla poesia di Charlie Chaplin. Le pellicole diventano metafora della vita stessa del giovane protagonista attraverso un racconto di formazione sentimentale fatto di fantasie, ma anche di solitudine e di incontri. La produzione è della Compagnia La Luna nel letto e dell'Associazione Tra il Dire e il Fare. Il 12 e 13 dicembre è la volta di Acquasanta, primo capitolo della Trilogia degli occhiali di Emma Dante. Sulla prua di una nave immaginaria 'o Spicchiato, mozzo inbarcatosi all'età di 15 anni e mai tornato sulla terraferma, racconta il suo amore per il mare, e i ricordi ad esso legato. Un uomo solo a bordo di una nave-spettacolo in cui Carmine Maringola interpreta tutti i personaggi, che diventano voci dell'immensità. Per lui, che ha viaggiato ai limiti dell'universo e ha visto cose "che voi umani non potete neanche immaginare, la terraferma non esiste. Acquasanta è prodotto da Sud Costa Orientale, Teatro Mercadante, Napoli Crt e Milano Théâtre du Rond-point Paris. Evento speciale, regalo di Natale che il Nest fa al suo pubblico, è Una serata con Toni Servillo il 21 dicembre, per una produzione di Teatri Uniti. Dopo la pausa natalizia si riprende il 14 e 15 gennaio con Homicide House di Emanuele Aldrovandi, testo vincitore del 10° Premio Riccione "Pier Vittorio Tondelli". La coproduzione BAM Teatro/MaMiMò con il contributo del premio Riccione del Comune di Correggio e del Centro Documentazione Pier Vittorio Tondelli porta in scena Marco Maccieri, Valeria Perdonò, Luca Cattani, Cecilia di Donato. L'opera di un giovane drammaturgo, solo trent'anni all'anagrafe, analizza i paradossi del nostro tempo estremizzandoli. In un presente distopico, un uomo schiacciato dai debiti decide di addentrarsi nel luogo "dove si incontrano esigenze complementari che il mercato finora non soddisfaceva". Si vende e compra vita - umana - in cambio di denaro, da destinare ai familiari della vittima autosacrificante. "La casa degli omicidi è un meccanismo di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che con i classici strumenti di tortura. Un'idea originale alla base della scrittura e un linguaggio disinvolto e agile nell'alternare isolati e funzionali monologhi ai fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente esperimento." Questa la motivazione del Premio Tondelli. La regia è di Mario Maccieri.

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