Da Ford all'Eduardo II di Marlowe seduzioni elisabettiane per l'Angiulli

Spettacoli e incontri di studio a Galleria Toledo

di Roberto D'Avascio

I prossimi saranno mesi di intensa attività per la Galleria Toledo di Napoli. La cooperativa teatrale di Laura Angiulli impegnerà il palcoscenico e i luoghi del teatro per concedere spazio non solo a spettacoli già in cartellone da tempo, ma anche per dare respiro ad una nuova e significativa fase di programmazione che ruota attorno ad attività produttive e di formazione del pubblico, nel solco di un impegno culturale e sociale che contraddistingue la sala dei Quartieri Spagnoli da oltre vent'anni.
Parte interessante della prossima programmazione della Galleria Toledo è lo studio che da diversi anni Laura Angiulli e il suo gruppo portano vanti rispetto ai temi costitutivi di un certo teatro classico, che ha avuto le sue manifestazioni più significative nell'esperienza dela scena greca del V secolo e della drammaturgia elisabettiana.
Il mese di febbraio sarà dedicato ad una nuova produzione, Edoardo II di Christopher Marlowe, che si inserisce nell'ultimo percorso di lavoro dal titolo suggestivo "Il teatro elisabettiano: tracce. Da Marlowe a Beaumont, geografie storico-politiche e letterarie", caratterizzato da incontri con storici del teatro e la partecipazione delle scuole del territorio. La scelta di Angiulli di mettere in scena l'opera più scandalosa del migliore tra gli "university wits" rinascimentali, dopo la realizzazione di peccato che fosse una puttana di John Ford e l'attenzione dedicata a varie opere di Shakespeare negli ultimi anni, rientra in questo lavoro di scavo su una fase storica del teatro, caratterizzata dall'irrompere della modernità, carica di spunti e di riflessioni adatti a parlare al nostro tempo.
Dal 15 al 19 marzo la Piccola Compagnia della Magnolia presenta 1983 Butterfly, che si avvale della regia di Giorgia Cerruti. La compagnia, che dal 2004 porta avanti un rigoroso progetto di ricerca teatrale con spettacoli-studio su Shakespeare, Genet e Lorca, rielabora una vicenda d ascendenze pucciniane per mettere in scena la drammatica storia d'amore tra un giovane diplomatico francese in Cina e una giovane cantante dell'Opera di Pechino. Una torbida storia d'amore e spionaggio, tra incontri clandestini, desideri irrefrenabili e identità sessuali oscillanti; invece, dal 24 al 26 marzo va segnalato Madame Bovary, una produzione di Strutture Primarie per la regia di Luciano Colavero, che mette in scena la sla Chiara Favretto che interpreta la Bovary in lotta tra miseria, noia e desideri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti