L'orgoglio di un impegno mantenuto: il Trianon

La sala ritorna alla città. Il progetto sulla canzone napoletana

di Vincenzo De Luca*

Sono entrato in quel teatro nel mese di maggio del 2015, durante la campagna elettorale. Dappertutto abbandono e degrado. Un colpo al cuore per la rovina di un luogo d'arte e cultura così importante. Avevamo organizzato un'iniziativa pubblica con gli artisti, le maestranze, la gente del quartiere. In quell'occasione davanti al popolo di Forcella prendemmo l'impegno di riaprire il Teatro Trianon. Abbiamo mantenuto, entro la fine del 2016, la parola data, grazie anche ad una prova di enorme correttezza e serietà professionale da parte dell'impresa che ha realizzato i lavori.
E' stata per me una grande emozione ritornare in questo teatro. E credo che per Nino D'Angelo sia stata un'emozione ancor più grande, se pensiamo a quello che avevamo trovato qualche mese fa e allo splendido teatro che ritroviamo oggi, in uno dei quartieri a noi più cari. Il nostro lavoro dovrà continuare. Una delle idee che avevamo era dedicare questo teatro - al di là della stagione teatrale organizzata per la riapertura dei locali - alla canzone napoletana. E' un patrimonio di valore mondiale che merita di essere tutelato e valorizzato anche come attrattore turistico. Proprio come riescono a fare altre città del mondo con la loro musica tradizionale: il Fado a Lisbona, il tango a Buenos Aires. E poi dobbiamo far ripartire i laboratori teatrali per i giovani, i ragazzi, le famiglie del quartiere. Negli anni passati, prima della chiusura, centinaia di persone erano state coinvolte in queste attività laboratoriali che assumono uno speciale rilievo in un quartiere meraviglioso ma complesso come Forcella. Sia detto con la massima chiarezza: questa iniziativa è la più importante che si possa realizzare a Forcella anche dal punto di vista della legalità e della tenuta sociale, creando un'occasione di incontro e di aggregazione. Confermiamo gli impegni per la videosorveglianza e un maggior presidio per la sicurezza. Ma siamo convinti che la cultura sia l'arma più potente per sconfiggere violenza e degrado. E in tale prospettiva un ruolo particolarmente considerevole sarà svolto, anche a Forcella, dal programma Scuola Viva. In tutta la Campania 400 scuole resteranno aperte tutto il giorno per offrire ai ragazzi momenti di formazione, socializzazione, sano divertimento. Continuerà inoltre il progetto Quartieri di Vita, il programma di spettacoli e laboratori scenici che coinvolgerà i quartieri delle città campane, promosso dalla Fondazione Campania del Festival e finanziato dalla Regione Campania. Un aspetto essenziale del nostro progetto culturale è sollecitare dal basso le comunità per trasmettere valori positivi, e questo progetto straordinario coinvolge centinaia di ragazzi e ragazze impegnati nel mondo del teatro e si apre ai quartieri anche con forme di partecipazioni popolare, come accadrà a Forcella, alla Sanità, ai Quartieri Spagnoli, nelle periferie e in tutti i capoluoghi della regione.
Nei prossimi mesi avremo il rilancio del Teatro Totò e delle attività con i giovani a rischio in cui era impegnato Luca De Filippo. Oggi c'è un risveglio straordinario in questo senso e noi sosterremmo questo slancio. Anche per l'economia del quartiere ci sarà una bella ricaduta, con un'accelerazione di tutte le attività di contorno come bar, ristoranti, esercizi commerciali che avranno certamente la possibilità di incrementare gli incassi con le presenze generate dal riaperto Trianon. Resta da risolvere il problema dei debiti: se dobbiamo far partire il teatro, è chiaro che non possiamo essere gravati dai pesi del passato. Dovremmo fare sacrifici ma questo problema va risolto per dare serenità, per la programmazione teatrale, per i lavoratori e le maestranze che hanno diritto di avere davanti anni di serenità.

Presidente Regione Campania



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