Ve la spiego io l'omosessualità

IL POMO DELLA DISCORDIA Buccirosso debutta al Diana con la sua nuova commedia

Di Giuseppe Giorgio

E' pensando alla voglia di spensieratezza del pubblico e alle continue richieste di quanti manifestavano la necessità di qualche risata liberatoria, che l'autore, attore e regista, Carlo Buccirosso ha dato vita alla famosa saga teatrale dei Promessi Sposi. La stessa che, con l'ultimo spettacolo ispirato al divorzio della celebre coppia manzoniana, ha toccato l'apice di un successo senza precedenti. "Il pubblico - dice il popolare artista - in teatro non vuole più pensare. Ecco perché, paradossalmente, più c'è poco spessore, più si ride e più c'è successo. Con le mie commedie ispirate al classico di Manzoni, invece, pur puntando sul male, indispensabile in una scrittura e rappresentato da don Rodrigo, sono comunque riuscito ugualmente a dare consistenza al tutto parlando di divorzio e presentando il romanzo come un gioco musicale dalla struttura simile a quella dell'Operetta. Con tante canzoni e gli arrangiamenti di Diego Perris, fino a giungere all'applaudita Tammurriata dedicata al Mandrillo niro niro e alla parodia di Bad di Michael Jackson, la messinscena riesce a mescolare il gioco e il drammatico proponendo un don Rodrigo umano, non più artefice di una prepotenza ma vittima di un vero amore. Un sentimento sincero per Lucia, capace di mettere persino la donna in crisi e di condurla alla richiesta di divorzio nei riguardi del marito Renzo. Ed è sulla scia di questo fenomeno teatrale che rende persino perdonabile agli occhi degli spettatori il don Rodrigo innamorato al cospetto della morte, che Carlo Buccirosso anticipa il tema del nuovo lavoro Il pomo della discordia  in cartellone il prossimo 22 marzo al Teatro Diana di Napoli, con Maria Nazionale come compagna di scena. "Si tratta - continua Buccirosso - di una commedia difficile, dove il tema trattato è quello dell'omosessualità. Avendo vissuto da bambino un'epoca in cui la questione era considerata in maniera drammatica, ho scritto il testo facendo leva sul cambiamento del mio punto di vista al riguardo. Oggi, nella mia compagnia, ho una serie di ragazzi gay straordinari che sembrano addirittura avere una marcia in più. Sono andato contro l'educazione ricevuta durante la mia infanzia e contro la cultura del paese di quei tempi, puntando non sui problemi di carattere tecnico come quelli del matrimonio e delle adozioni, bensì sulla ben più complessa questione di chi non riesce a comunicare in famiglia la propria diversità.
Nel suo lavoro il pomo della discordia tratterà, quindi, del dramma di quanti non riescono a comunicare al padre e alla madre la propria natura?
"La storia è quella di un ragazzo che non riesce a far comprendere al padre il suo essere omosessuale e che crea, alla pari di Eris, dea della discordia, lo scompiglio in famiglia. Una vicenda che potrebbe appartenere alla mitologia greca, ma che invece trova una naturale collocazione nel nostro presente quando una festa di compleanno per il giovane Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, viene turbata da un qualche cosa non propriamente simile ad un pomo".
Accanto a lei, con Maria Nazionale, ancora una volta una protagonista femminile che non proviene dal teatro canonico?
"Mi piace cambiare, ecco perché dopo Valentina Stella e Rosalia Porcaro, con Maria Nazionale, ho ancora una volta puntato su un'artista che non si occupa unicamente di teatro. Dopo aver partecipato ad un film famoso come Gomorra, Maria, mi è sembrata la partner ideale sia per le sue corde, sia per la naturalezza della sua comicità. In scena riesce ad incarnare una mamma passionale capace di spiegare al marito come amare il figlio accettando la sua omosessualità".

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