E Florio a Palazzo reale fa rivirere il Siroe di Vinci

Di Paola de Ciuceis

Dallo scintillio di ori e velluti della sala storica, alle più raccolte atmosfere del Teatro di Corte, il pubblico sancarliano si sposta a Palazzo Reale, per una nuova produzione del massimo partenopeo che firma la prima rappresentazione in tempi moderni del Siroe in Persia di Leonardo Vinci (1690 - 1730). Un dramma in musica in tre atti su libretto di Pietro Metastasio, il lavoro - andato in scena per la prima volta a Venezia, al Teatro San Giovanni Grisostomo, il 2 febbraio 1726 – narra le vicende di Siroe (Cristina Alunno), Cosroe (Anicio Zorzi Giustiniani) Medarse (Leslie Visco), Emira (Valentina Varriale) e Laodice (Daniela Salvo) che rivivono con Antonio Florio sul podio, Elena Barbalich alla regia, e Tommaso Lagattolla alle scene e i costumi. Una novità che offre giusta attenzione all'opera che vide la consacrazione al successo del compositore Vinci, ricordato come uno dei massimi esponenti della scuola operistica napoletana per la sua produzione artistica la quale, caratterizzata da una spiccata melodiosità, comprende, tra l’altro, opere buffe e serie, oltre che oratori, musica sacra, pasticci e composizioni strumentali. In abbonamento, quattro le date dello spettacolo tra cui scegliere: domenica 30 aprile (ore 17.00) per il debutto, quindi, in replica, martedì 2 maggio (ore 20.00), domenica 7 maggio (ore 18.00), martedì 9 maggio (ore 20.00).


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