Il ritorno di Orestea, poi Prometeo, Fedra e Le Baccanti
Di Stefano Prestisimone
La classicità greca è
al centro della prima edizione della rassegna al Teatro Grande di
Pompei, pur se con qualche deviazione per esplorare territori
diversi. Apre Orestea messo in scena da Luca De Fusco su
produzione del Teatro Stabile di Napoli dal 22 al 25 giugno. Unica
trilogia giunta integra dal passato, Orestea andrà in scena a
giorni alterni nelle due sezioni, ovvero Agamennone e
Coefore/Eumenidi. Lo spettacolo, dopo una tournée di due
anni in Italia e all’estero, approda ora nel luogo dove era
destinato a debuttare. A seguire dal 30 giugno al 6 luglio arriva il
dittico a firma del regista di Massimo Luconi, formato dal Prometeo
di Sofocle (dal 30 giugno al 2 luglio), e dall’Antigone
“africano” (5 e 6 luglio) nato al termine di un laboratorio
condotto da Luconi in Senegal. Prometeo è un debutto in prima
nazionale che vedrà protagonista nei panni del misterioso
personaggio mitologico, l’attore Luca Lazzareschi. La produzione è
del Teatro Stabile di Napoli. Fil rouge del suo dittico è la
presenza in scena di musicisti africani. Il secondo spettacolo,
L’Antigone. Una storia africana di Jean Anouilh, è
recitato in lingua francese e wolof con sopratitoli in italiano.
L’allestimento è prodotto da Terzo Piano Teatro con la
collaborazione dell’Istituto Culturale francese di Saint Louis e il
Teatro Metastasio di Prato. Dal 14-16 luglio arrivano Le
Baccanti di Euripide messo in scena dal regista Andrea De Rosa.
“Dio è morto, scrisse Nietzsche più di un secolo fa e, a dispetto
delle assurde guerre di religione che ancora si affacciano
all’orizzonte della nostra storia recente, quella sentenza sembra
irreparabile e definitiva”, spiega il regista. La produzione dello
spettacolo è del Teatro Stabile di Napoli e Teatro Stabile di
Torino. A chiudere, il 22 e il 23 luglio, Fedra di Seneca con
la regia di Carlo Cerciello nella traduzione di Maurizio Bettini.
Prodotto dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, lo spettacolo
ha debuttato al Teatro Greco di Siracusa.
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