Aiace, il lato femminile di un eroe per forza

di Gabriella Galbiati

In ogni pozzo e dentro di noi c’è una bella donna annegata […]
Aiace

Dal 15 al 18 marzo la Sycamore T Company di Roma va in scena al Teatro Elicantropo di Napoli con Aiace di Ghiannis Ritsos, per la traduzione di Nicola Crocetti, con Viola Graziosi e la voce di Graziano Piazza, che cura anche la regia. La scenografia musicale è di Arturo Annechino e i costumi di Valentina Territo. Ritsos, tra il 1967 e il 1969, riscrive la tragedia di Sofocle attraverso cui il poeta greco ha offerto una visione lucida e cruda della sua contemporaneità umana e politica. Nella pièce, diretta da Piazza, si pone al centro della scena il lato femminile, sensibile dell’eroe, per interrogarlo e dargli voce. L’Aiace di Ritsos è un eroe per forza, costretto a combattere le sue vicende quotidiane, e allo stesso tempo compiere azioni ridicole, nello sforzo ossessivo di difendere i propri trofei, a costo della vita, fino a scoprire, poi, la liberazione perdendo ogni cosa. Qui Aiace abita la voce della donna per rivelarle che è sufficiente un passo per raggiungere l’altra riva, dove sono i pioppi tranquilli e il fiume bianco. Lei si pone in ascolto, ricorda, parla, comprende, prende posizione. Si perdono i confini di genere e spazio vitale, l’uomo e la donna si fondono.


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